Credevo fosse colpa della crisi e invece…
Nell’articolo di qualche giorno fa abbiamo visto i risultati della ricerca che rivela quali sono le tecniche di marketing più efficaci e più complesse da utilizzare per reperire contatti interessati ai tuoi prodotti o servizi sul web.
Prima di andare avanti e spiegare le varie tattiche che potrai mettere in campo per ottenere risultati dalle tue campagne di marketing, è doveroso portare la tua attenzione su come è cambiato il processo di acquisto degli utenti.
Fino a qualche anno fa, era il commerciante o l’azienda a decidere quale messaggio commerciale far leggere agli utenti. Era “l’imprenditore illuminato”, quello che faceva pubblicità, a decidere come, quando e in che modo informare l’utente del suo prodotto o servizio.
Per le persone era uno dei pochissimi sistemi per essere messo al corrente sulle novità e le offerte del mercato.
Successivamente, intorno all’anno 2008, in piena crisi finanziaria, avvenne qualcosa che cambiò per sempre le regole del mercato e del modo di fare acquisti.
Grazie alla diffusione dell’ADSL flat, smartphone, tablet e un motore di ricerca chiamato Google, gli utenti iniziarono a cercare in maniera autonoma le informazioni.
L’utilizzatore non è più succube del messaggio pubblicitario.
È lui a decidere quando e come ricercare informazioni per i propri acquisti.
Da quel momento le condizioni si sono capovolte. È l’utente a tenere in pugno il commerciante o l’azienda. Decide lui da chi acquistare, di chi diventare cliente.
Questo cambio di posizioni ha fatto credere che il tuo calo di fatturato fosse da attribuire alla crisi finanziaria, ma non è così. Negli stessi anni si sono verificate due cose che hanno fatto perdere la bussola ad aziende e imprenditori:
- La crisi finanziaria;
- La consapevolezza da parte dell’utente di avere a disposizione il mondo intero a portata di click.
Molti imprenditori, con il quale parlo quotidianamente, iniziano a rendersi conto che qualcosa non quadra. Soffrono di un calo di vendite pur migliorando le cose che facevano prima, ottimo prodotto, qualità eccellente, servizio impeccabile e riduzione dei prezzi.
Eppure le persone continuano a non comprare i tuoi prodotti o servizi.
Non può essere colpa della mancanza di soldi se poi queste stesse persone spendono per andare a cena fuori molto più di prima, viaggiano per vacanze molto più di prima, hanno gadget tecnologici costosissimi, ecc.
La verità è che la maggior parte delle aziende e commercianti non comunica nel modo corretto. Per dirla tutta… non comunicano affatto con i loro clienti o potenziali acquirenti:
- Quanti si rendono visibili sul web nel momento in cui il cliente o potenziale acquirente cerca un prodotto o servizio simile al loro?
- Quanti ricontattano un cliente dopo che questo ha fatto un acquisto nella propria azienda/negozio?
- Quanti ricordano al potenziale cliente dell’esistenza della propria attività dopo che questo è entrato per la prima volta in contatto con loro?
Potremmo continuare ad andare avanti ma il senso è chiaro.
Oggi è l’utente a determinare se diventerà o meno il tuo potenziale cliente. È bene prendere consapevolezza di questo.
E’ il momento di sfoderare il tuo miglior marketing (leggi: comunicazione) per spezzare le catene che ti rendono prigioniero del tuo cliente perché, se aspetti immobile che lui o il potenziale acquirente si ricordi di te, sarai sempre suo prigioniero.
Sarà lui a decidere se e quando ricordarsi di te.
Adesso inizi a percepire anche tu la differenza tra crisi e cambio epocale nel modo di fare acquisti?
Nel prossimo articolo cominceremo a conoscere un primo modo per rimanere in contatto con i tuoi clienti: l’email marketing.
Ormai ricerche confermano che vendere a clienti nuovi costa 5 volte in più rispetto a rivendere a un cliente già acquisito.
A presto.
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